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Terroir

L’anima di un vino narra il suo terroir, interpreta un equilibrio tra il terreno, il microclima, il metodo di produzione, le condizioni naturali che un vigneto respira durante la sua vita.

L’Azienda Agricola Frassinelli rispetta, da sempre, la composizione dei terreni coltivati, ne valuta le qualità che, in equilibrio con le caratteristiche climatiche, possano dare la dimora più adatta al vitigno prescelto. Nell’azienda sono presenti quattro tipi di terreno, diversi per composizione e posizione geografica. Alcuni hanno un toponimo, che li definisce e che rende ancora più stretto il legame con i vitigni che hanno accolto dal 1966 in poi.

Nella pianura di Mareno di Piave, si trovano le due microzone denominate Geron e Baorche, caratterizzate da un substrato di sabbia e ghiaie depositatosi nel Quaternario, un milione e ottocentomila anni fa.

Nel Geron la presenza bilanciata di argilla e di sabbia, una piccola parte di limo, la buona dotazione di ghiaie, composte da sassi di forma arrotondata che affiorano in superficie, permettono una ottimale penetrazione dell’acqua piovana negli strati più profondi, evitano dannosi ristagni e conferiscono all’uva una bilanciata presenza di zuccheri, di acidità e di precursori aromatici. In questa microzona vengono coltivati il Raboso Piave e l’Incrocio Manzoni 6*0*13.

La microzona Baorche è più estesa e si caratterizza per la buona presenza di argilla che, trattenendo più a lungo l’acqua, rende meno sensibile il terreno ai periodi siccitosi estivi mentre le ghiaie, che formano lo scheletro degli strati più profondi, assicurano un drenaggio ottimale. Una appropriata dotazione di microelementi e di sostanza organica, conferisce alle uve un’ottima maturazione e l’acidità ideale. Qui si coltivano Pinot Grigio, Glera, Chardonnay e Cabernet Franc.

Nelle Colline del Conegliano Valdobbiadene, dichiarate Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 2019, i vigneti coltivati dall’Azienda Agricola Frassinelli si trovano nelle località di Santa Maria di Feletto e a Formeniga.

A Santa Maria di Feletto, i terreni vengono chiamati I Feletti, uno dei terroir che caratterizza la denominazione Conegliano Valdobbiadene. Il substrato è formato da conglomerati grossolani, di natura carbonatica, originatesi nel Miocene. Su di essi si sono sviluppati suoli molto arrossati, con accumuli di argilla che permettono alle radici della vita di raggiungere una profondità molto buona e garantiscono una moderata riserva idrica. La natura di questo suolo dona intensità olfattiva ed equilibrio e gradevolezza al palato.

I terreni di Formeniga rientrano nel terroir di Ogliano e si caratterizzano per un substrato marnoso dato dai depositi glaciali wurmiani e da una tessitura grossolana che permette un buon drenaggio delle acque non difende a lungo la vite dai periodi siccitosi. Un suolo che conferisce delicatezza e una netta impronta territoriale data dai sentori floreali.

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